dal sito del Parlamento Italiano, h/t Gianni Comoretto
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-19252 presentata da GIUSEPPE VATINNO
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737
VATINNO e BARBATO. - Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
presso
l'Onu, Organizzazione delle nazioni unite sarebbe sorto l'Unoosa,
Ministero degli affari spaziali e Mazlan Othman, l'astrofisica malese
sarebbe stata messa a capo della struttura con il fine di accogliere gli
extraterrestri (lastampa.it, 29 settembre 2010);
la
nomina sarebbe avvenuta in occasione della conferenza della Royal
Society Kavli foundation nel Buckinghamshire, in cui la Othman avrebbe
anche presentato il proprio «piano». La divulgazione dei progetti
seguiti dall'astrofisica, che è stata a capo dell'agenzia spaziale
malesiana con cui ha organizzato la preparazione al lancio del primo
astronauta del suo Paese, si sarebbe resa necessaria data la scoperta di
centinaia di nuovi pianeti che, secondo la stessa scienziata,
«aumenterà le possibilità di rilevare la presenza di vita extraterrestre
nel cosmo». E questo significa che l'Onu deve essere pronto a
coordinare la risposta dell'umanità a un eventuale «primo contatto»,
come riportato dal Telegraph;
Dimitri
Medvedev, premier della Federazione russa, - un lancio agenzia Ansa 9
dicembre 2012 riferisce che nel corso di un fuori onda televisivo -
avrebbe detto ad un giornalista che insieme alla valigetta con i codici
nucleari, gli sarebbe consegnato una speciale cartella «top secret».
«Questa cartella contiene solo informazioni sugli alieni che hanno
visitato il nostro pianeta». «Inoltre, gli viene consegnato un rapporto
del servizio segretissimo che esercita il controlla sugli alieni sul
nostro territorio nazionale», aggiunge Medvedev, secondo cui
«informazioni più dettagliate su questo argomento potete ricavarle dal
noto film "Men in Black"», «però non vi dirò quanti di loro sono fra noi
perché questo creerebbe panico», ha aggiunto il premier;
Ronald
Reagan, 40° Presidente degli Stati Uniti d'America, ad otto anni dalla
scomparsa, l'ex collega Shirley MacLaine ha rivelato che: «Reagan lasciò
la carriera di attore per gettarsi nell'arena politica proprio dopo un
incontro ravvicinato con un entità aliena che lo impressionò molto.
Erano i primi anni '50, lui e la moglie Nancy erano attesi ad un party
organizzato dall'attore William Holden. Arrivarono in ritardo, molto
eccitati. All'amica Lucilie Ball (star della serie tv "I love Lucy", in
Italia "Lucy ed io") raccontarono la loro incredibile avventura: si
erano fermati sulla superstrada che porta a Los Angeles per osservare un
disco volante in fase di atterraggio. Nella versione riferita dalla
Ball, l'evento già abbastanza eccezionale si concludeva così. Invece,
ora la 78enne MacLaine ricorda di aver sentito dalla collega quel
dettaglio in più, sconvolgente. Dall'astronave sarebbe uscito un E.T.
che rivolgendosi all'attore lo avrebbe invitato ad abbandonare Hollywood
per concentrarsi sulla politica, probabilmente profetizzandogli un
luminoso futuro. In effetti, da lì a poco Reagan smise di recitare. Come
si sa, dal 1967 fino al 1975 ricoprì la carica di Governatore della
California e poi, dal 1981 al 1989, venne eletto per due mandati
consecutivi alla Casa Bianca. Bè, l'alieno aveva visto bene. Non fu
quello però l'unico avvistamento straordinario che Ronald Reagan avrebbe
fatto. Quando era ancora governatore, nel 1974, stava volando a bordo
di un Cessna Citation diretto a Baskersfiled. A bordo, oltre al pilota
Bill Paynter, c'erano anche due guardie del corpo. Tutti e quattro gli
uomini ad un certo punto notarono una strana luce bianca nel cielo che
sembrava seguirli. «Appariva lontana alcune miglia - riferì il pilota -
ma poi all'improvviso accelerò, sembrò allungarsi e poi sparì di colpo.
Tutti sull'aereo rimanemmo sorpresi... Quell'Ufo era passato in un
istante da una normale velocità di crociera ad una velocità
straordinaria»;
il
23 giugno 2006 nel corso della conferenza stampa della prima giornata
del seminario internazionale intitolato Media between Citizens and Power
(«I media fra i cittadini ed il potere») tenutosi all'Isola di San
Servolo presso il polivalente centro congressi di proprietà della
provincia di Venezia, l'ex premier sovietico Michail Sergeevich
Gorbaciov ha risposto alle domande di una quarantina d'inviati di
testate nazionali e locali, e di radio e televisioni. Il seminario
internazionale (durato due giorni, dal 23 al 24 giugno 2006) è stato
patrocinato dalla provincia di Venezia e dal World Political Forum
fondato dallo stesso Gorbaciov. La penultima domanda (precedente a
quella dell'inviato di Rainews24) è stata posta da Luca Scantamburlo,
inviato del Gruppo Editoriale Olimpia per le riviste
Tecnologia&Difesa ed UFO Notiziario. Il quesito rivolto al grande
statista russo concerneva alcune dichiarazioni pubbliche di Ronald
Reagan in merito alla possibilità di una «minaccia aliena» alla Terra
proveniente «da un altro pianeta», eventualità che avrebbe aiutato gli
uomini a riconoscere il legame che li affratella (discorso ad un liceo
nel Maryland il 4 dicembre 1985, e speech a New York alla 42ma Assemblea
Generale dell'ONU il 21 settembre 1987);
durante
il quesito in conferenza stampa l'ex premier Gorbaciov è intervenuto
interrompendo il giornalista e, riferendosi a Reagan, ha affermato: «Fra
le altre cose ne ha parlato una volta anche con me»; l'inviato ha
replicato: «A Ginevra nel 1985», senza essere smentito dall'ex premier
al quale ha infine chiesto un commento alle sconcertanti dichiarazioni
rilasciate l'anno scorso all'Università di Toronto da Paul Hellyer, ex
ministro della difesa canadese (vedasi il servizio di Maurizio Molinari
per La Stampa di Torino, 26 novembre 2005, Esteri, pagina 10), il quale
ha parlato della possibilità di un'imminente «guerra intergalattica»
alla quale gli Stati Uniti si starebbero segretamente preparando;
Winston
Churchill, primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e
successivamente dal 1951 al 1955, noto statista e stratega, Churchill,
ex ufficiale dell'esercito britannico - il 6 agosto 2012 il corriere.it
informa i lettori che - «Ai dischi volanti, Churchill fu iniziato nel
1912: nel cielo di Sheerness, in Essex, sopra la base-scuola della Royal
Navy qualcuno osservò un oggetto strano che luccicava e rimase
stordito. Forse era un velivolo ma non avendo mai visto cose del genere
quel testimone lanciò l'allarme e la faccenda finì persino alla Camera
dei Comuni. Fu tale lo spavento che il Parlamento ordinò al primo Lord
dell'Ammiragliato, il trentottenne Winston Churchill, di venire a capo
della inquietante intrusione. Se ne occuparono i servizi segreti della
flotta di sua Maestà che però non riuscirono a dare una spiegazione
esauriente del fatto. E, così, si preferì soprassedere. Allucinazioni
visive? Invasione dallo spazio? Un bel po' di anni dopo, ci raccontano i
documenti storici resi pubblici ieri dall'Archivio Nazionale di Stato,
Winston Churchill fu costretto di nuovo, e in diverse occasioni, a
occuparsi di Ufo. Se nel 1912 non vi aveva prestato più di tanta
attenzione e probabilmente non se ne era nemmeno preoccupato, questa
volta il leader conservatore, divenuto nel frattempo capo del governo,
pensò di andarci cauto e di non sottovalutare gli avvistamenti
segnalati.»;
Jimmy
Carter, il 39° presidente degli Stati Uniti d'America, in carica dal
1977 al 1981, durante la campagna elettorale per la presidenza degli
Stati Uniti, promise di aprire al pubblico e svelare i segreti della
cosiddetta «Camera D» del Pentagono: l'archivio sugli ufo del governo
americano. Carter, subito dopo la laurea in fisica si era occupato del
fenomeno ufo affermando di essere stato protagonista di un incontro
ravvicinato. Gli studiosi gli credettero. Eletto alla carica di
Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter non mantenne la promessa;
con
Area 51 si intende - riferisce il corriere.it a firma Antonio Carioti
datato 8 luglio 2011 - una base militare segreta nel Nevada, che sorge
presso il letto di un antico lago salato, Groom Lake, distante 150 km da
Las Vegas. Si dice che là siano stati trasportati i resti di un disco
volante, comprese le salme dei suoi passeggeri alieni, precipitato a
Roswell (New Mexico) nel luglio 1947. In effetti le versioni ufficiali
delle autorità americane sulla vicenda non sono mai apparse del tutto
convincenti. E sulle attività di Area 51 grava ancora una cappa di
mistero. Ma non è detto che dietro ci sia una vicenda di contatti con
gli extraterrestri. Il documentario «Inside Area 51», in onda su
National Geographic Channel (canale 403 di Sky, ore 21.10), punta
piuttosto i riflettori sul lato nascosto della guerra fredda. Per la
prima volta si confessano davanti alle telecamere piloti, tecnici,
ufficiali e agenti segreti operanti nella base, tra cui l'ex comandante
di Area 51, Hugh Slater, e l'ex vicedirettore della Cia, Albert Wheelon.
Si parla di test atomici, voli sperimentali, collaudi di nuovi
prototipi (dal famoso U2 al misterioso Oxcart) per lo spionaggio ad alta
quota sull'Unione Sovietica. Venne sperimentato a Groom Lake anche un
mezzo a quattro ruote poi usato dagli astronauti sulla luna. Realizzata
con la consulenza di Annie Jacobsen, autrice del saggio investigativo
«Area 51», uscito in maggio negli Stati Uniti e recensito dal New York
Times, la trasmissione fornisce molte informazioni interessanti. Ma non
pretende di dire una parola definitiva sugli enigmi di Groom Lake. Anzi
termina con le dichiarazioni di due protagonisti che ammettono di aver
rivelato «solo una parte della storia». Viene da pensare che abbiano
taciuto proprio gli aspetti più intriganti. Che magari potrebbe davvero
riguardare gli alieni -:
se
i Ministri interrogati sono informati dei fatti esposti in premessa
che, ad avviso degli interroganti meritano un approfondimento e, se
dispongano notizie in merito, nonché se il Governo intenda reperire
elementi anche sul piano internazionale sull'argomento esposto, come ad
esempio l'esistenza dell'Area 51, se l'Italia disponga e dove di
eventuali strutture delle Forze armate o di altri Corpi dello Stato
dediti allo studio del fenomeno ufologico, se siano stati prodotti
documenti e relazioni riservati in ambito nazionale o Nato, se infine in
Italia si possa prevedere la creazione di una struttura dedicata munita
dei requisiti di trasparenza pubblica.(4-19252)