Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

31 January 2013

Attacco alla terra si trasferisce su "Rimedio-Evo"



"Attacco alla Terra" (alias "Resistenza Futile") si trasferisce.

Rimane per il momento in quiete il logo dei Borg ma le pubblicazioni si spostano sul  blog "Rimedio-Evo".

"Rimedio-Evo" è un blog collettivo gestito da un gruppetto di post-picchisti che includono alcuni degli autori che hanno pubblicato su "Attacco alla Terra". E' una filosofia un po' diversa in cui cerchiamo di capire se c'è un rimedio al medio evo prossimo venturo o se, invece, il medio evo è un rimedio ai guai che abbiamo.

Quindi, ci vediamo sul nuovo blog, ma come post di saluto da "Attacco alla Terra", ecco a voi un filmatino sulla storia umana, preso da "Rimedio-Evo" dove, negli ultimi minuti, potete osservare l'attacco finale dei Borg!

Storia dell'uomo conclusa dai Borg




MAN from Steve Cutts on Vimeo.

30 January 2013

Petrolio Etico?

Come per qualsiasi altro strumento, il linguaggio può essere forzato, utilizzato non per costruire ma per distruggere, non per comunicare, ma per confondere, non per chiarire, ma per rendere oscuro, non per guidare, ma per imbrogliare. William Lutz




da De Smog blog.

Il petrolio coflittuale supporta il terrorismo
Il petrolio etico supporta il mantenimento della pace

29 January 2013

Adattamento o mitigazione? Il punto di vista dell'ecologo



Un commento segnalato da Eli Rabett


Questa posizione sbaglia completamente il concetto. BFPM (uno dei commentatori, n.d.t.) sembra credere, come molti alti cosiddetti negazionisti, che l'abilità degli esseri umani di sopravvivere su questo pianeta in funzione di della miriade di assalti che la nostra specie sta infliggendogli dipenderà principalmente dalla nostra capacità di "adattarsi" a questi cambiamenti. Ma la verità è che, dato quello che la maggior parte degli ecologi sanno, è che la cosa ci è sfugggita di mano. Sostanzialmente .. gli esseri umani dipendono totalmente da un contesto di condizioni critiche che emergono liberamente dai sistemi naturali e per i quali ci sono pochi sostituti tecnologici - se ce ne sono (e anche se ci sono sono terribilmente costosi). Queste condizioni sono generate su differenti scale temporali e spaziali da un infinito numero di interazioni che coinvolgono su piccola e grande scala popolazioni e individui di specie diverse. Sappiamo già che i servizi che permettono agli esseri umani di esistere e sopravvivere sono prodotti da questi sistemi.

Ora, come ho detto già molte volte, molti di quelli che fanno parte della scuola degli adattamentisti sembrano pensare che gli esseri umani sono esenti dalle leggi di natura. Ignorano le evidenti conseguenze del riscaldamento globale: la distruzione degli habitat, l'eutroficazione, la perdita delle zone umide, organismi invasivi, varie forme di inquinamento, etc., sugli ecosistemi che li creano. Nel loro modo di pensare, gli esseri umani possono coprire molto del pianeta in cemento  e alterare in modo significativo la composizione ell'atmosfera e che, in qualche modo, per mezzo della tecnologia, ci adatteremo a questo massiccio assalto.



This argument misses the point entirely. BFPM appears to believe, like many so-called deniers, that the ability of humans to persist on the planet in light of the myriad of assaults our species is inflicting on it, will depend largely on our ability to ‘adapt’ to these changes. But the truth is, given what most ecologists know, is that its out of our hands. Essentially (her I go again for the billionth time but for the D-K crowd it NEVER sinks in), humans are utterly dependent on a range of critical conditions that freely emerge from natural systems and for which there are few, if any technological substitutes (and even where there are, they are prohibitively expensive). These conditions are generated over variable spatial and temporal scales by infinite numbers of interactions involving large and small scale populations and individuals of species. From them we already know that services permitting humans to exist and survive are produced.

Now, as I have said many times before, many from the adaptionist school appear to think that humans are exempt from the laws of nature. They ignore the manifest consequences of climate warming, habitat destruction, eutrophication, wetland loss, invasive organisms, various forms of pollution etc. on ecosystems and the organisms that make them up. In their thinking, humans can cover much of the planet in concrete and significantly alter the chemical composition of the air and water and that somehow, through technology, we will adapt to this massive assault.

28 January 2013

Una buona soluzione contro il riscaldamento globale

da "the way things break"


Come ha detto Alex Pareene, “Forse gli scienziati dovrebbero semplicamente dichiarare che il problema del cambiamento climatico può essere risolto eliminando l'imposta sugli immobili o bombardando l'Iran. Questo dovrebbe bastare.”


As Alex Pareene put it, “Maybe scientists should just declare that climate change can be fixed by eliminating the estate tax, or bombing Iran. That should do it.”







27 January 2013

Stern: mi ero sbagliato sul cambiamento climatico



...è molto peggio di quanto non pensassi (dal Guardian)



Nicholas Stern: 'Mi ero sbagliato sul cambiamento climatico - è molto, molto peggio.'

Lord Stern, autore del rapporto [2006] commissionato dal governo sul cambiamento climatico che è diventato un lavoro di riferimento per politici e attivisti verdi, dice oggi che ha sottostimato i rischi e che avrebbe dovuto essere più diretto a proposito della minaccia posta dalle temperature in aumento per l'economia.

Nicholas Stern: 'I got it wrong on climate change – it's far, far worse'

Lord Stern, author of the government-commissioned review on climate change that became the reference work for politicians and green campaigners, now says he underestimated the risks, and should have been more "blunt" about the threat posed to the economy by rising temperatures.

Qualcosa di profondamente, profondamente sbagliato......

Com'è possibile che più le cose vanno male, meno se ne parla? E' una forma di esorcismo? Di terrore represso? Di pura follia? Oppure è veramente colpa dei Borg?

 

Il Negazionismo del Cambiamento Climatico nel paese del Mago di Oz

di David Horton, The Watermelon Blog,  10, Gennaio 2013

Media Matters ha analizzato il trattamento dei media  negli Stati Uniti a proposito del cambiamento climatico negli ultimi anni e ha trovato che, nonostante i record di temperatura, siccità, ecc., l'esposizione del cambiamento climatico sui media si è in effetti ridotta. Inoltre, quando si è parlato di cambiamento climatico, la grande maggioranza degli intervistati erano negazionisti repubblicani, mentre i veri scienziati del clima sono stati raramente intervistati, o anche mai.



David Horton: The Color Purple -- Climate Change Denialism In OZ

by David Horton, The Watermelon Blog, January 10, 2013

Media Matters has analysed media coverage in the US media of climate change in recent years and found, in spite of record temperatures and droughts etc, that coverage was actually declining. Furthermore, even when climate change was mentioned, the vast majority of those interviewed were Republican climate change deniers, with actual climate scientists rarely if ever interviewed.





26 January 2013

20 denari per tradire la Terra

Segnalato da "Climate Crook of the Week". Il post di cui si parla è stato successivamente rimosso da Craigslist, ma non prima che qualcuno avesse salvato un'immagine della pagina


Guadagna veloce e facile 20 dollari per un'ora di lavoro o anche meno.

La nostra ditta ha bisogno di 100 volontari per essere presenti a un rally davanti al consolato/ambasciata in Manhattan nell'East Side, questo Mercoledì il 30 Gennaio 2013 a mezzotiorno - ore 12. L'evento è tenuto per protestare contro le turbine eoliche in costruzione in Scozia e in Inghilterra. La vostra partecipazione consistera SOLTANTO nello stare accanto o dietro gli oratori e le celebrità/rappresentanti politici che parleranno alla manifestazione.

Si guadagna veloce, il lavoro è facile e noi paghiamo in CONTANTI alla fine della manifestazione


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Our firm needs 100 volunteers to attend and participate in a rally in front of the British Consulate/Embassy in Midtown Manhattan on the East Side on Wednesday, January 30, 2013 at 12 noon. The event is being held in order to protest wind turbines that are being built in Scotland and England. Your participation will be to ONLY stand next to or behind the speakers and elected officials/celebrities that will be speaking at the rally.

.. The money is quick, the job is easy and we pay in CASH at the end of the event




25 January 2013

La teoria della resilienza di Holling



La patologia del management delle risorse naturali secondo Holling

L'idea di Minsky che la stabilità genera instabilità è un tema importante in ecologia. La "Patologia del management delle risorse naturali è descritta come segue da  Holling and Meffe :

“Quando si riduce il dominio di variazioni naturali in un sistema, il sistema perde resilienza.”




Holling’s “Pathology of Natural Resource Management”

Minsky’s idea that stability breeds instability is an important theme in the field of ecology. The “Pathology of Natural Resource Management” is described by Holling and Meffe as follows:

“when the range of natural variation in a system is reduced, the system loses resilience.”

Piccoli segnali del cambiamento climatico

Fonte


Perché la guerra nel Mali?

di Antonio Turiel


- In fin dei conti - dico - se la Francia ha invaso il Mali è per l'uranio, lo sai, no?

- Certo che si. Lo sanno tutti

Cadeva la notte, fredda, piovosa e scura, sopra Bordeaux. Mi ritrovai a guardare il mio amico, e una volta capo. Lui guardava per terra, poi proseguì con voce tranquilla

- La Francia ha 89 centrali nucleari, 59 di loro sono commerciali. L'83% dell'elettricità è di origine nucleare. Non possiamo fare a meno dell'uranio.

Non ho detto niente e abbiamo continuato a camminare. Sono vissuto per diversi anni in Francia e ho capito allora come interpretare questa curiosa dimostrazione di cinismo e pragmatismo con il quale i Francesi alla base accettano certe forme di azioni barbariche che il loro governo commette in nome de "La France"





- A fin de cuentas - dije yo- si Francia ha entrado en Malí es por el uranio; lo sabes, ¿no?

- Claro que sí. Todo el mundo lo sabe.

Caía la noche, fría, lluviosa y oscura, sobre Burdeos. Me quedé mirando a mi amigo y antiguo jefe. Él miraba al suelo, y prosiguió con voz tranquila:


- Francia tiene 89 centrales nucleares, 59 de ellas comerciales. El 83% de la electricidad es de origen nuclear. No podemos prescindir del uranio.

No dije nada y seguimos caminando. Viví varios años en Francia y aprendí entonces a interpretar esa curiosa muestra de cinismo y pragmatismo con la que los franceses de a pie aceptan algunas barbaridades que hace su Gobierno de turno en pro de la France...