...è molto peggio di quanto non pensassi (dal Guardian)
Nicholas Stern: 'Mi ero sbagliato sul cambiamento climatico - è molto, molto peggio.'
Lord Stern, autore del rapporto [2006] commissionato dal governo sul
cambiamento climatico
che è diventato un lavoro di riferimento per politici e attivisti verdi, dice oggi che ha sottostimato i rischi e che avrebbe dovuto essere più diretto a proposito della minaccia posta dalle temperature in aumento per l'economia.
Nicholas Stern: 'I got it wrong on climate change – it's far, far worse'
Lord Stern, author of the government-commissioned review on
climate change
that became the reference work for politicians and green campaigners,
now says he underestimated the risks, and should have been more "blunt"
about the threat posed to the economy by rising temperatures.
E bravo Lord Stern. Adesso lo devono solo capire qualche altro milioncino (o miliardino) di persone e forse potremmo incominciare davvero a fare qualche cosa di un po piu serio...A Davos il tema principile e stato "how to stay the course (and not become "complacent") and how to re-start economic growth (forever) ASAP " ! E quindi almeno quelli di Davos non hanno ancora capito un cavolo. Non so se c'era pure Lord Stern o no, ma forse qualcuno avrebbe dovuto dare anche il suo messaggio. Greenpeace era li' e probabilmente lo avra' detto, ma acqua in bocca da parte della BBC, Bloomberg e CNN. Forse in terza pagina?
ReplyDeleteAdesso ho anche letto l'articolo nel Guardian e vedo che Lord Stern a Davos effettivamente c'e andato, e quindi il suo messaggio l'avra pure dato. E quindi o sono stato sfortunato io a non vederlo anche in televisione, o magari i canali televisivi non gli hanno dato una forte copertura. (alcune interviste vengono ripetute varie volte, altre no) Comunque "better late than never". (meglio tardi, che mai) E adesso? Cambiera' tutto da domani? (o forse da ieri?)
ReplyDeleteE adesso dice che “we’re on track for four degrees”. E se fra tre o quattro anni (post Arctic methane feedback loops) dira’ di nuovo che si era sbagliato, e che siamo invece “on track for six to eight”?
L’importante e’ dire che si e fatto molto poco negli ultimi quattro anni e che non si puo rischiare di continuare a fare pochissimo anche per i prossimi quattro.