Un encomio pubblico ai Maya, perché grazie a loro abbiamo capito...
- Che la specie umana si avvia verso l'estinzione, ed solo questione di tempo. Il declino economico che stiamo vivendo è, insieme, specchio e causa di questa fine prematura.
- Che sia la natura sia l'uomo hanno creato mille fini possibili: a ciascuno la sua, secondo gusti, paure o fobie personali; l'importante è tenerla presente, la Fine.
- Che per capire ad un livello profondo è importante immaginare ed immedesimarsi, solo così accediamo alla parte più "umana" che supera la ragione e apre le porte alla consapevolezza.
- Che il marketing non è una brutta cosa, perché si basa su come funziona l'uomo...
- ... ma l'uomo può essere una brutta cosa.
- Che ci sono uomini e investitori che scelgono già, quotidianamente, di essere pessimi, e con il loro agire rendono più vicina che mai la Fine del Mondo.
- Che l'uomo è un animale sociale e per nulla al mondo deve rinunciare a questa sua caratteristica, quale che sia la minaccia alla sua sopravvivenza.
- Che "Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt" (I naviganti cambiano il cielo che di volta in volta li sovrasta, non il proprio stato d'animo - Cit. Orazio)
- Che la Verità, su noi stessi e sul Mondo, richiede un salto intuitivo per essere "esperita".
- Che le ragioni di una crisi economica non sono mai solo un fatto tecnico, ma un più ampio problema etico e morale.
- Che gli scambi di valore che oggi muovono il mondo si basano sulla fiducia tra le persone e delle persone nelle organizzazioni di persone; minare questa fiducia è un attacco non solo alle relazioni economiche, ma alla società civile nella sua meravigliosa complessità.
- Che il "dio denaro" regna in qualsiasi contesto e tempo storico.
- Che i titoli derivati sono brutti tanto quanto le dipendenze.
- Che l'acqua è un bene prezioso, non sprechiamola e non inquiniamola; così come il cibo, che spesso l'uomo occidentale dà per scontato.
- Che se davvero vogliamo evolvere ad un gradino più alto rispetto a quello nel quale ci troviamo all'alba del terzo millennio, dobbiamo diventare completamente e assolutamente pacifisti e vegetariani.
- Che l'energia è importantissima e le fonti di energia che usiamo abitualmente limitate.
- Che viaggiare è stupendo e non dobbiamo aspettare la Fine del Mondo per metterci in viaggio.
- Che un buon libro si rivela sempre un ottimo compagno, in tutte le situazioni. E leggere allunga la vita, davvero.
- Che la Vita è un dono stupendo e pensare al suicidio, quali che siano le condizioni esterne, è davvero un peccato mortale.
- Che la speranza è fondamentale e dobbiamo imparare a "coltivarla" sempre, a prescindere dall'incombenza o meno di una Fine del Mondo.
- Che la forza del cambiamento globale risiede nella "comunione di spirito" fra tutti gli uomini.
- Che gli uomini insieme creano ricchezza, se si dividono, invece, solo povertà.
- Che non bisogna disprezzare quello che la saggezza millenaria di chi ci ha preceduto ci ha tramandato; che si tratti di favole di Esopo, koan, riti o religioni.
- Che le emozioni sono importanti, perché ci rendono "umani", perché ci fanno andare oltre la mera soddisfazione dei nostri istinti e bisogni.
- Che il tempo è un bene prezioso e vivere con lentezza ci permette di apprezzare ogni instante, mentre correre ce li fa bruciare tutti.
- Che la giusta dimensione del tempo è anche la cura contro la speculazione e gran parte delle ingiustizie della finanza moderna.
- Che la Fine del Mondo è ogni giorno, e che val la pena vivere ogni giorno come fosse l'ultimo.
- Che la finestra di permanenza dell'uomo sulla Terra è limitata e di questo sua "finitezza" egli deve prendere consapevolezza.
- Che per cambiare davvero bisogna avere il coraggio di fare quello che si desidera, ora o mai più. Ed essere pronti ad andarsene, in punta di piedi, se quel "mai più" dovesse essere oggi.
- Che rivedendo il film della nostra vita saremo orgogliosi e felici per aver fatto alcune cose, ma meno di averne fatte o causate altre. E che per essere sereni di fronte alla morte devono prevalere le prime.
- Che forse non abbiamo imparato niente, ma almeno ci abbiamo provato.
...in sintesi che la DISEGUAGLIANZA è la VERA GRANDE MALATTIA UMANA...
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