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11 December 2012

Perchè non si pone il problema della sovrappopolazione

Commento segnalato da "Lumen"


Nei tempi antichi si procreava molto più di oggi, eppure la popolazione era molto inferiore all'attuale. 

Oggi si procrea poco e siamo in molti, sia allora che oggi non c'è mai stato problema di posto sulla terra, evidentemente il Signore ha decretato un ciclo naturale che permette agli uomini di vivere sulla terra, che siano 1 miliardo o 7 miliardi.


Inoltre la Provvidenza di Dio fa si che, anche quando le condizioni originarie vengono a mancare (come nel caso della distruzione dell'ambiente) non manchi la possibilità all'uomo di continuare a vivere. Quindi, a mio avviso, il problema non si pone.  (A.)

2 comments:

  1. I sarai propenso a separare le procreazioni Occidentali e Cinesi (fino ad un certo punto) da quelle asiatiche (Indiane, Pachistane ad esempio), Africane (Sahel, ad esempio) e Sud Americane (favelas ad esempio) ....
    Dunque mi sto convincendo sempre di più che la maggior parte del problema non sta nella sovrappopolazione di per se ma nell'idea di società consumistica che si era creata dalla fine del XIX secolo ad oggi .... una società dove l'80% delle risorse è sempre più in mano ai più aggressivi, potenti e ricchi 20% del mondo

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    1. mi pare quindi che il punto sia: esiste un modo non violento per convincere 7 miliardi di persone che esistono alternative migliori al consumismo?

      Dico 7 miliardi poichè, fatte salve rarissime eccezioni, anche chi attualmente parrebbe escluso dal consumismo, non lo è: semplicemente è rimasto escluso (a forza) dai benefici del consumismo. Quel che intendo dire è che pensare che il pauperismo possa essere una soluzione alla sovrappopolazione, temo sia analogo a proporre l'astinenza come rimedio alle infezioni di malattie a trasmissione sessuale: tecnicamente ineccepibile, ma scarsamente realistico se applicato agli esseri umani per quel che sono e non per quel che vorremmo che fossero. Se invece non è di pauperismo che stiamo parlando, ma di un sistema economico radicalmente diverso da quello consumista, allora sono perfettamente d'accordo, ma torno alla domanda iniziale: come convincere in modo pacifico 7 miliardi di persone della bontà dell'alternativa non-consumista?

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