Luca Pardi su "Malthusday"
...... Fermarsi a riflettere è
irrimediabilmente retrò e fuori moda. Questo sullo schermo e sul
palcoscenico. Ma nell'intimo ciascuno di noi sente il bisogno di
fermarsi. Mentre le classi dirigenti spronano alla competizione, molti
sentono il bisogno di cooperazione, coscienti del fatto che è la
cooperazione a premiare il merito e non la competizione che premia solo
la violenza e la sopraffazione.
In un ambiente collaborativo i migliori
per certe mansioni e caratteristiche vengono investiti spontaneamente
delle responsabilità, mentre in un ambiente competitivo prevalgono i più
furbi e i meno leali, in pratica prevale la malavita. Esattamente
quello che sta succedendo da una parte all'altra del nostro paese e nel
mondo. Violenza, illegalità, spregio della giustizia, bulimia
consumista, irresponsabilità ecologica nei confronti delle altre specie
viventi, sopraffazione e sfruttamento dell'uomo e degli altri animali e
degli ecosistemi, questi sono i caratteri emergenti dell'etologia umana
all'inizio del XXI secolo.
Le soluzioni sono demandate agli specialisti, ai tecnici. Persone che
hanno dedicato la loro vita a guardare la foglia, le sue venature, la
faccia superiore e la faccia inferiore. Magari l'hanno sezionata e
guardata al microscopio. Sanno tutto della foglia. Non sanno nulla
dell'albero e della foresta, ma sono convinti che la foresta sia
semplicemente una somma di foglie.
Per questo la politica è nelle mani di tecnici che poi essenzialmente si
occupano di economia, considerando l'economia una cosa che si esaurisce
in se stessa e al suo interno contiene tutte le possibili risposte.
Tutto viene reso economico attraverso un prezzo. Gli idealisti, in
questo campo, si occupano di abbellire il ponte del Titanic o rendere il
naufragio meno sgradevole. Anche questo è successo già nella storia
dell'umanità, ma quando succedeva c'era sempre un posto dove andare,
dove fuggire e rifugiarsi. Una nicchia ecologica libera in cui emigrare.
L'umanità del XXI secolo non ha questa opzione. Il mondo è pieno e non
c'è posto dove fuggire.....
Come non plaudire e non essere d'accordo con Luca? Putroppo siamo parte di una nicchia della società, il popolo bue preferisce non pensare, o meglio pensare come la dice la TV, a seguito del processo di lavaggio cerebrale che essa produce. Quello che succederà domani non interessa quasi a nessuno, se non per le minchiate delle varie profezie Maya. Consiglio a tutti: buttate per sempre la TV nel contenitore dei rifuiti speciali e pericolosi!
ReplyDeleteGrande Luca Pardi!
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