Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

17 December 2012

Contare e raccontare

Di Marco Sclarandis

Uno degli studi più affascinanti è quello che indaga i legami tra il raccontare ed il contare. Lo scrittore Jorge Luis Borges ha reso celebre questa speciale curiosità umana con il suo scritto "La biblioteca di Babele".

Veder sparire migliaia di lingue proprio ora che siamo miliardi di parlanti, è
tristemente ironico.

Esattamente come veder sparire migliaia di specie viventi proprio ora che stiamo scoprendo i segreti che permettono la biodiversità.

Ma la cosa ancora più tragicomica è che un dèmone aleggia su queste perdite irrecuperabili. Questo dèmone, oltretutto si traveste da entità onnipotente. E grazie alle sue ancelle, la stupidità e avidità umane, sta diventando il sovrano d'un mondo miserrimo.

C'è uno squilibrio in questa epoca, tra il raccontare, che è attività refrattaria a qualsiasi forma di dominio, e il contare, che tenta il dominio su qualsiasi cosa 
che avvicina.

Ma noi conosciamo da millenni dove si raggiunge il meraviglioso equilibrio tra le due azioni. Nei cerchi, negli apotemi, nelle spirali, nelle diagonali, in tutti quei rapporti fra proporzioni che non si possono ridurre a semplici frazioni.

Una conchiglia di Nautilus, una capocchia di girasole, un palco di corna di montone o i cristalli del bismuto, tutti loro ci mostrano senza saperlo, dove il raccontare ed il contare diventano l'unico denaro che conta.
 
Dove la poesia e la matematica sono spesi divinamente per acquistare la vita. 
 
 
 
 
 

2 comments:

  1. la perdita della vita è solo tragica, mai comica. Rifacendosi alla Sacra Bibbia, il demomio non è stato mai così vicino ad ottenere la distruzione del creato, ma non penso che un puro spirito possa essere fermato dalla meravigliosa poesia o qualsiasi altra musa e nemmeno dal fascino della matematica, che anche lei, pur nella sua intriseca perfezione, mi dispiace dirlo, ha contribuito a portarci a questo punto.

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  2. Viva la bellezza! Ci propinano "L'Isola dei Famosi" ed affini perchè sanno che dalla bellezza il potere ha sempre da rimetterci. Gli schiavi devono essere tristi, abbruttiti, ignoranti e...
    ...mansueti!

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