Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

03 November 2012

La bellezza di essere assimilati dai Borg

(contributo di Pietro Cambi)

Una volta passato il momentaneo disagio, e’ bellissimissimo e si sta benissimissimo.
E’ un mondo magico e meraviglioso, dove i “mi consenta” suonano e i “non siamo mica qui a smacchiare i giaguari” echeggiano. E tutti annuiscono seri e convinti, eppure sereni e leggiadri.
Dove lo spread e’ basso ed il tacco e’ alto.
Dove la gonna e’ corta e la gamba e’ lunga.
Dove il conto corrente è pesante ed il tasso è leggero ( forse perche’ lo tengono a dieta, povera bestia).
Dove il naso e’ rifatto, ma non si vede e il debito e’ sempre sostenibile e la crescita certa e garantita.
Dove il cibo e’ ottimo ed abbondante, per la truppa, e tutti possono permettersi un minisuv con cui, una volta al mese, nei giorni di festa si possono fare miniscampagnate nelle minicampagne facendo minipicnic con minipanini su miniprati transgenici. 
Sembra di stare in una pubblicita’ degli anni’50 con le tinte pastello e le ragazze con i calzini corti, le gonne a ruota, il babbo uguale preciso a Banderas e i bambini uguali precisi a Pippi Calzelunghe, solo piu’ disciplinati e vestiti bene.
Dovreste provare a prendere la pillola blu. Oltretutto il rosso e’ un colore volgare ma volgave volgave volgave, ecco.
........bip..bip...bip....fine della soggettivazione, riassimilazione completata.

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