Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

08 October 2012

La fede glacialista non muore mai



..... è solo questione di spostare la data della nuova era glaciale sempre più in avanti.

(il paragrafo che segue è tratto da un blog italiano che sostiene l'arrivo imminente di una "nuova era glaciale". Questo post è stato successivamente cancellato, ma è rimasto visibile per un certo tempo nel cache di Google. Qui, "PEG" sta per "Piccola Era Glaciale")


Il ciclo 24 è andato, adesso è tempo di bilanci, PEG entro il 2020-2050…

Chi ci crede bona, chi vuole andarsene lo faccia in tempo ed ora…me ne assumo tutte le responsabilità, me ne sbatto del GW e del fatto che in passato solo il fatto di susseguirsi di più cicli deboli portarono alla PEG…

In verità vi dico, i tempi sono già maturi, tutto iniziò lassù in quei di Inghilterra, ne seguirà un raffreddamento dell’emisfero nord dal 2020 circa in poi

ripeto chi non se la sente di seguire la vecchia linea editoriale del blog se ne vada ora!

8 comments:

  1. Mi ricorda i tentativi di trovare la fusione nucleare...basta spostare data a speranze...
    ;)
    Domanda: sono ANCORA pericolosi?

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  2. Beh... difficile dire. Alcuni di loro sono parecchio fuori di testa e mi hanno anche minacciato di morte. Se siano fisicamente pericolosi..... boh? Queste cose le scopri sempre dopo

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  3. Una volta, a gente come i glacialisti, gli si sarebbe detto “una risata vi seppellirà”. Oggigiorno sarebbe più consono dire “L’acqua ci seppellirà tutti”. Non c’è veramente speranza. Non sto scherzando, guardate cosa scrive l’ANSA sul raffreddamento dell’Atlantico:

    http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/terrapoli/2012/10/08/Addio-estati-torride-il-Sud-Europa_7593754.html

    L’impressione è di trovarsi di fronte a negazionismo sistemico, e non a buontemponi un po’ fuori di testa come i glacialisti di cui sopra. Siamo una società economicamente drogata e ideologicamente incapace di affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Se non ci estingueremo o decimeremo nel giro dei prossimi decenni, ci sarà andata di grassa.

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  4. L'indebolimento o interruzione della corrente del golfo potrebbe provocace il raffreddamento di alcune aree del nord europa?
    (Ovviamente a spese di un ulteriore aumento della T. nelle aree più a sud)

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  5. E' una fantastica leggenda metropolitana, forse una delle più interessanti del mondo contemporaneo. Per capirla occorre una prospettiva storica.

    Al termine dell'ultimo glaciale (wurm, wisconsin o come vi pare...), la scomparsa dei grandi ghiacciai continentali è stata disuniforme; ad un certo punto una grande quantità di acqua fredda si è riversata velocemente nel Nord Atlantico a partire dalla regione dei Grandi Laghi. L'acqua dolce e fredda in questione ha inciso in maniera negativa, rallentando la corrente del Golfo: poteva galleggiarci sopra e sostituirla grazie alla bassa salinità. Ne è derivato un raffreddamento locale temporaneo che ha afflitto le isole britanniche e la Scandinavia. O almeno questa è una delle teorie proposte in base all'analisi dei dati esistenti; il raffreddamento temporaneo di quell'area è un dato.

    Memori di questo evento del tutto secondario, ma volutamente dimentichi del fatto che oggi in Nord America quel mucchio di ghiaccio ed acqua di scioglimento non ci sono più, i negazionisti strombazzano di improbabili arresti della corrente oceanica calda e conseguenti raffreddamenti. Un nonsenso a tutto tondo.

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    1. Grazie.
      Ad ogni modo una corrente non cambia la temperatura media, al più sposta qualche cosa.

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    2. La base dell'ipotesi di cui sopra sarebbe che l'energia fornita dalla corrente calda fosse stata consumata in parte per riscaldare un mucchio di acqua fredda venuto dalle Americhe. A parte le teorie, non necessariamente corrette, resta il dato del raffreddamento temporaneo. Una cosa marginale, ma chi poi ha trovato il modo di marciarci su si è dato un gran da fare.

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