Da "Bruce Tonn, Donald MacGregor, A singular chain of events, Futures, Volume 41, Issue 10, December 2009, Pages 706-714, ISSN 0016-3287, 10.1016/j.futures.2009.07.009. (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016328709001062)
Evoluzione dello scenario di estinzione (fase I: rapida decrescita della popolazione umana, fase II: collasso della civilizzazione, fase III: estinzione della specie umana)
Status quo geopolitico, militare e energetico
Distruzione delle più importanti risorse economiche: i campi petroliferi
Rapido collasso delle istituzioni politiche ed economiche
Collasso delle economie globali e regionali
Migrazioni di Massa
Collasso dei sistemi di sanità pubblica
Pandemie
Siccità globale indotta dal cambiamento climatico
Collasso globale dell'agricoltura: carestie di massa
Distruzione della rimanente infrastruttura tecnologica
Esaurimento delle risorse globali acquatiche, del legno e della vita animale
Collasso della fertilità umana
Caduta delle enclave rimanenti
Collasso dell'ecosistema. Massicce eruzioni vulcaniche
e catastrofico cambiamento ambientale
Grafico sconsolante e plausibile. Quante volte gli uomini si sono "trastullati" cercando di immaginare come sarà la fine dei tempi? Se avessero tentato di rendere migliore il mondo in cui vivono per ognuna di quelle volte, forse non ci troveremmo dove ci troviamo ora: dannatamente vicini a quel "dirupo" che abbiamo così a lungo immaginato.
ReplyDeleteE' ora di cambiare!
O per lo meno di provarci seriamente. Poi sarà quel che sarà.
Buon futuro a tutti dal Panda
Assolutamente troppo catastrofico e pessimista.
ReplyDeleteE comunque io sono pronto, ho fucili, postole ed equipaggiamento vario.
Non attraversatemi la strada quando sarà il momento.
La civiltà umana presenta gradi di complessità difficilmente immaginabili, quindi fare previsoni esatte è parimenti diffice: non se ne fanno di precise neppure a breve termine, come si puo' avere la pretesa di fare presisioni a 200 o 300 anni? Follie ... pero' ad onore del vero, gli scenari "calcolati" con la dinamica dei sistemi nei "limiti dello sviluppo" non si discostano troppo da questo diagramma
ReplyDeleteMi sembra che l'articolo presenti un sacco di cose poco plausibili. Lo scenario iniziale, in cui essenzialmente ci si scanna per le riserve petrolifere, distruggendole pur di non farle cadere in mano al "nemico", è molto credibile. La creazione di batteri che si pappano il petrolio rimanente già molto meno. La possibilità che enclavi di società "ricche" sopravvivono in assenza totale di petrolio la vedo proprio dura.
ReplyDeleteUna megaeruzione vulcanica proprio "ora" mi sembrerebbe una sfiga cosmica. Possibile, ma se l'ultima è stata 20 milioni di anni fa, averne una nei prossimi 1000 anni ha una probabilità di 1/20 mila.
Le oscillazioni del contenuto atmosferico di O2 mi sembrano parecchio dure da mandar giù, non ho fattoi conti, ma non mi sembra ci sia abbastanza biomassa. L'estinzione del genere umano per un calo di un 30% di queste concentrazioni rispetto ad adesso non mi sembra abbia molto senso, io lavoro benissimo in alta montagna, dove queste concentrazioni ci sono ora, ed intere popolazioni vi si sono adattate in poche generazioni.