Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

04 September 2012

Gli unicorni e il riscaldamento globale

Ricerca su "google trends". Dal 2010 gli unicorni suscitano più interesse del riscaldamento globale


5 comments:

  1. Google trends... la cosa grave non è quel che Google trends dice, ma che ci sia chi prende sul serio Google trends...
    Saluti,
    Mauro.

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  2. dopo che ci riprendiamo dalle risate per la trollata di Mauro (un classico del troll e' di buttare li dei giudizi di condanna pesantissimi e definitivi senza fornire alcune prove, contanto sull'onda d'urto dell'effetto sorpresa per atterrire l'avversario, un po' come fanno certi cagnetti piccolissimi che abbaiano come forsennati) , viene da chiedersi perche' gli esseri umani neghino in massa un fenomeno cosi evidente come l'AGW.
    Viene da pensare alla Sindrome di Pompei: nessuno aveva mai visto una eruzione, da almeno mille anni non vi erano state eruzioni e si era persa la memoria storica; nell'umanita' abbiamo la memoria del Diluvio Universale, ma questo era una punizione mandata da Dio, non un effetto della sciaguratezza degli uomini. Sembra proprio che manchiamo dei miti per metterci in guardia dalle catastrofi causate dall'uomo.

    FORSE questi miti si genereranno nel corso del 21esimo secolo, e diventeranno parte fondamentale di una nuova religiosita' che si sviluppera' nei secoli futuri, quando la lotta per sopravvivere su un ambiente totalmente destrutturato e a cui siamo geneticamente impreparati sara' il tema centrale della nostra esistenza - un po' come ora lo e' l'accumulare e distruggere oggetti inutili.

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  3. Il problema penso che sia perché molti non hanno ancora capito che "riscaldamento globale" e "cambiamento climatico" sono la stessa cosa.
    Abbiamo avuto un'estate caldissima e afosa, in poche ore la temperatura è scesa di dieci gradi con piogge prolungate ed ecco che cominciano i discorsi da bar del tipo "hai visto che non fa più caldo? L'estate è già finita".
    Sarebbe importante far passare il messaggio che proprio il riscaldamento globale dell'atmosfera è causa di quello che stiamo vivendo e questo non vuol dire che avremo tutto l'anno 30° C.
    Certo che se ancora in Italia la maggior parte delle persone si informa con la televisione e i TG la battaglia è persa vista la loro pochezza comunicativa.

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  4. Gentile Bollito Mesto, temo di dover rispettosamente dissentire: non è l'informazione a mancare, ma il coraggio di vedere tutte le proprie speranze e credenze polverizzate. Si scappa da ciò che si teme. Meglio gettarsi nel fango dell'isola dei famosetti o nel calcetto dei dopati/truffatori meglio l'ultimo film su l'uomo ragno! La gente preferisce la pura evasione non perché non sa o non capisce la gravità della situazione, ma perché non vuol saperla né capirla. Farlo veramente vorrebbe dire affrontare le proprie paure e prendersene la responsabilità. I mass-media al più possono esasperare od ostacolare questo trend e, visto chi gli paga lo stipendio, è inevitabile che assecondino fortemente la tendenza all'evasione fantastica. Serve coraggio e quello si acquisisce sapendo di non essere soli. Per questo ringrazio sentitamente te che hai fatto sapere la tua rispettabilissima opinione, facendo sapere a me e tanti altri che non siamo soli. Ovviamente il ringraziamento lo estendo per correttezza anche a Ugo Bardi e tutti gli altri commentatori che mi hanno preceduito e mi seguiranno.

    Un saluto a Bollito Misto e voi tutti.

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  5. http://www.unita.it/mondo/nespresso-si-butta-sui-neonati-ecco-br-la-macchina-per-il-biberon-espresso-1.442920

    Buttiamoci sul neonato!

    A far paura davvero, non è la morte, ma è l'agonia.
    E questo vale anche per questa civiltà contemporanea.
    Ormai la quantità di materia, energia e informazione trasformate in cose futili e idiote non potrà essere aumentata, ma il tentativo di farlo,sì.
    Anzi, è proprio questo tentativo, noto agli studiosi della psiche come "rimozione" che sta accelerando il disordine planetario.
    Ciò porterà all'abbreviazione dell'agonia , ma il prezzo sarà una sofferenza inenarrabile, nel significato letterale del termine.
    Tra pochi anni, scrivere in massa su un blog potrebbe essere solo un ricordo di un'epoca leggendaria.
    Quella degli unicorni, a confronto potrebbe diventare prosaica vita quotidiana.
    E per concludere, i narvali, esistono davvero, fino a che non li faremo estinguere.

    Marco Sclarandis

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