Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

28 August 2012

Le chiacchere degli scienziati stanno a zero

Daniel Kahneman, da Planet 3.0


"Il modo con cui  gli scienziati cercano di convincere la gente è senza speranza," dice con una larga smorfia, "perché presentano evidenza, figure, tavole, ragionamenti e così via. Ma questo non è il modo di convincere la gente. La gente non si convince con i ragionamenti. Non credono alle conclusioni perché non  credono ai ragionamenti che leggono in loro favore.  Loro possono essere convinti perché leggono o sentono le conclusioni arrivare da  persone nelle quali hanno fiducia. Se ti fidi di qualcuno,  credi a quello che dici. Questo è  il modo in cui le idee vengono comunicate. I ragionamenti vengono dopo."


‘The way scientists try to convince people is hopeless,’ he states with a broad grin, ‘because they present evidence, figures, tables, arguments, and so on. But that’s not how to convince people. People aren’t convinced by arguments. They don’t believe conclusions because they believe in the arguments that they read in favour of them. They’re convinced because they read or hear the conclusions coming from people they trust. You trust someone and you believe what they say. That’s how ideas are communicated. The arguments come later.’

8 comments:

  1. Partire dalla ragione con molte persone non serve. Partire DALLA PAURA o DAI DESIDERI a quanto pare si.
    E non parlo di persone sottoistruite o anche sottoculturizzate.

    ReplyDelete
  2. Temo che non si tratti di Peter, ma di Daniel Kahneman. Dico temo non tanto per la svista, a poichè Daniel Kahneman è uno dei più grandi esperti mondiali di psicologia cognitiva.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Si, è Daniel Kahneman. Scusate per la svista

      Delete
    2. Avrei preferito di gran lunga essermi sbagliato io, perché Daniel Kahneman (a proposito di fiducia concessa) è uno che ne sa a pacchi e stra-pacchi di psicologia. Quello che dice quindi pesa come un macigno. Per ridestare l’umana genia dal suo “torpore”, serve qualcosa di radicalmente nuovo. Grafici, slide e conferenze varie sono come sassolini contro carrarmati e quel “qualcosa di nuovo” ancora non lo vedo. Mi sa che siamo nei guai.

      Delete
  3. ha ragione lo psicologo, l'onu-ipcc dovrebbe buttare un bel po' di soldi in una megacampagna pubblicitaria e vendere il cambiamento climatico come i detersivi, puntando sui nonni/nipotini, mamme/figli, papà/figlie ecc. mostrando per esempio una ragazza macilenta che deve bere un po' d'acqua sporca da un rigagnolo e una voce sullo sfondo che dice: è questo il futuro che vuoi per tua figlia? poi mostrare il papà e la figlia felici che bevono un bel bicchiere d'acqua fresca e lo scienziato in camice che mostra il grafico delle temperature e dice: il cambiamento climatico si deve fermare, facciamolo subito, facciamolo insieme, or something like that...

    ReplyDelete
  4. Non credo,Vittorio Marletto, che il mondo dei copriwater, come li definiva con perfida ironia una mia conoscente che faceva il loro stesso mestiere,di pubblicitaria, possa fare molto per riportare il mondo sulla retta via.
    Il mondo pubblicitario è ormai totalmente screditato.
    Sono bustine d'acqua in polvere, che per avere acqua basta aggiungere acqua.
    Naturalmente, la fiducia negli scienziati, nei pubblicitari, nei politici, eccetera eccetera, può risorgere ma ci vorrà un lungo periodo di resilienza che, a differenza della resistenza, non è futile, ma utile, anzi indispensabile.
    (Ugo ,alla prossima svista ti obblighiamo a comprare un paio d'occhiali :-).)
    Un saluto, Marco Sclarandis

    ReplyDelete
  5. La divulgazione va fatta a più livelli. C'è chi vuole dati e riferimenti precisi altrimenti non crede e ritiene superficiale l'informazione, chi si accontenta di sintesi rigorose e logiche, chi (ed è la maggioranza) recepisce solo il livello emotivo. Ci devono essere tutte perché una campagna sia efficace.
    Corretta l'idea dello spot ad effetto, è sicuramente la cosa più efficace numericamente, ma lo sarà ancora di più con un rimando ad approfondimenti con diversi gradi di difficoltà. E la campagna va fatta utilizzando più media, visto che tipologie di persone diverse fruiscono di media diversi, banalizzando su internet si raggiungono pochissimi anziani, sulle TV sempre meno giovani.

    ReplyDelete
  6. La traduzione ha degli errori e non si capisce bene:

    They don’t believe conclusions because they believe in the arguments that they read in favour of them. They’re convinced because they read or hear the conclusions coming from people they trust

    La gente non crede a qualche conclusione perché crede ai ragionamenti riportati a favore di essa. La gente si convince allorché legge o sente le conclusioni arrivare da qualcuno di cui si fida.

    ReplyDelete