Di Carlos de Castro Carranza
Per me, è ovvio che questa Civilizzazione è entrata in una fase di collasso. Credo che quanto più rapidamente estingueremo questa civiltà, tanto più opportunità avrà l'umanità di creare un qualche tipo di civilizzazione dopo. Se evitiamo un'estinzione rapida, Gaia lo farà in un secolo o due nella migliode delle ipotesi, ma Gaia si ritrova tanto malata che non ci sarà più nessuna opportunità per la nostra specie. In più, non si può scartare che in questa resistenza al collasso, la malattia di Gaia non sia mortale. E se muore Gaia, muore TUTTO, perlomeno tutto quello che vale qualcosa entro in qualche anno luce intorno.
A parte i fattori filosofici e moral, la discussione è sociale e politica. Viene fuori che la nostra civilizzazione globale e capitalista stia resistendo alla propria distruzione nel peggior modo possibile; sta morendo uccidendo. Come? Cercand più carbone e gas naturale per sostituire una parte della discesa del petrolio. Dedicando 50 milioni di ettari (un terzo dello spazio che occupa la coltivazione del riso) ai biocombustibili. Cercando di estrarre fino all'ultima goccia di petrolio dal sottosuolo, nonostante che questo aumenti l'impatto ecologico. Dimenticandosi della crisi ecologica e energetica - che si sono aggravate oggi - perché siamo in recessione economica. Aumentando la disuguaglianza mondiale. (oggi i ricchi della Cina si uniscono ai ricchi dell'occidente, a spese della classe media, come è sempre successo, a spese dei poveri). Aumentando la disinformazione, la diseducazione, eccetera. (in Spagna riducendo le spese per l'educazione). E così via, reazioni nella direzione sbagliata. Radicalmente sbagliata
Non avrei potuto credere a questa stupidità umana 12 anni fa. Non credevo a Einstein quando dicecva che è infinita.
Para
mí es obvio que esta Civilización ha entrado en colapso. Creo
que cuanto más rápido extingamos esta Civilización más
oportunidades tendrá la humanidad de crear alguna
Civilización después. Si fracasamos en su rápida extinción Gaia
lo hará en un siglo o dos, pero a lo mejor, Gaia queda tan
enferma que no habría ya oportunidad alguna para nuestra
especie. Es más, ya no se puede descartar que en esa resistencia
al colapso, la enfermedad de Gaia sea mortal. Y si muere Gaia,
muere TODO, al menos todo lo que vale la pena en unos años-luz a la redonda.
La
discusión a parte de filosófico-moral es social y política.
Resulta que nuestra Civilización global y capitalista, se está
resistiendo a desaparecer de la peor manera posible, está
muriendo matando. ¿Cómo? Quemando más carbón y gas natural para
sustituir una parte del descenso del petróleo. Dedicando 50
millones de hectáreas (un tercio del espacio que ocupa el arroz)
a los biocombustibles sustituyendo más bosques. Tratando de
sacar hasta la última gota de “petróleo” del subsuelo, aunque
aumenten los impactos ecológicos. Olvidándonos de la crisis
ecológica y energética -profundizando en ellas- porque estamos
en recesión económica. Aumentando las desigualdades en el mundo
(ahora se unen ricos en China a los ricos de occidente, a costa
de clases medias y, como desde siempre, a costa de los pobres).
Profundizando en la desinformación, la deseducación etc. (en
España reduciendo el sector educativo). Y un largo etc. de
reacciones en la dirección equivocada. Radicalmente equivocada.
Esta estupidez humana no la podía creer hace 12 años. No creí a Einstein cuando dijo que es infinita.
Be', ormai ha cominciato anche a tradurre da The Oil Crash, ho la sensazione che diventerò presto disoccupato. E' decisamente un Borg... :-)
ReplyDeleteA me piace da matti la fantascienza, non la fantasy, la fantascienza, quella di Asimov, Van Vogt, Simak, Bradbury, Sturgeon, Pohl, Richard Matheson, Miller jr., Dick e Hoyle. Fin da piccola.
ReplyDeleteAsimov e Hoyle, se ben ricordo erano ANCHE, scienziati.
Hanno indovinato negli anni 40 e 50, anni d'oror, tantissime soluzioni tecnologiche venute negli anni successivi, come pure scenari sociologici. Fred Hoyle scrisse nel 1964:
"Si è detto spesso che, se la specie umana non riuscirà a farcela qui sulla Terra, qualche altra specie porterà avanti la corsa. Questa frase non è corretta se si parla di sviluppo dell'intelligenza. Si parla di requisiti fisici. Infatti a breve avremo come specie esaurito i prerequisiti fisici per quanto riguarda questo pianeta. Una volta esauriti il carbone, il petrolio, i giacimenti ad alta concentrazione di metalli, nessuna specie per quanto competente potrà compiere la lunga scalata dalle condizioni primitive a una tecnologia di alto livello. Quest'arma ha un solo colpo in canna. Se falliamo, questo sistema planetario fallisce, per quanto riguarda l'intelligenza. Lo stesso avverrà per altri sistemi planetari. Su ciascuno di essi ci sarà una e una sola possibilità."
Hoyle è molto duro, ma se come dice il post ci siam ammazzando da soli credendo di fare il meglio, forse torto non aveva. Nel 1964.
Perchè abbiamo una classe politica globale nel mondo occidentale e non, PICCOLA, PICCOLA, PICCOLA. Poche idee e ben confuse e noi, popolo, sentiamo che qualcosa non va, ma non sapèpiamo come reagire.
Una azione corale sarebbe la risposta, ma come entrare in risonanza ed eliminare le stonature?